Che cos'è l'anca?
L’anca, articolazione situata a livello dell’inguine, è tra le più importanti del nostro corpo. La sua struttura è fatta in modo tale da poter sopportare grandi carichi e ampie escursioni di movimento.
È formata da un giunto sferico ad alta congruenza rivestito da uno spesso strato di cartilagine che permette un movimento fluido e con scarso attrito. Tutte le volte che usiamo l’anca, la cartilagine viene sottoposta a forze importanti ma, per le caratteristiche di cui è dotata, ammortizza gli urti e previene la degenerazione. Purtroppo però non è indistruttibile e con l’invecchiamento e l’usura può degenerare.
I muscoli e i tendini in questa parte del corpo possono danneggiarsi e l’osso può andare incontro a una frattura. Di conseguenza anche i tessuti molli intorno possono infiammarsi. Tutte queste condizioni causano dolore all’anca. Se si avverte dolore, le cause e i rimedi possono essere molteplici.
Sintomi
In base all’origine dei disturbi il paziente potrebbe sentire dolore in uno di questi punti:
- Coscia
- Inguine
- Natica
- Fianco
A volte il dolore ha origine da altre parti del corpo (come la schiena o l’addome) e in questo caso si parla di dolore irradiato. Tipicamente i sintomi aumentano con l’attività, specialmente se il dolore è causato dall’artrosi. Insieme alla sofferenza spesso compare una limitazione del movimento, fino ad arrivare a una zoppia causata dal dolore costante. La localizzazione più frequente di un dolore articolare dell’anca è l’inguine con una distribuzione a C (la mano appoggiata con il medio all’inguine e il pollice sul gluteo).
I movimenti più coinvolti sono spesso le rotazioni (soprattutto interne) e la flessione che rende progressivamente difficoltoso indossare calze e scarpe.
Cause
Le cause più comuni di dolore acuto di recente insorgenza sono infiammazioni di tendini o borse attorno all’articolazione (tendiniti o borsiti); se invece il dolore è cronico la causa più frequente è l’artrosi.
Negli adulti sotto i 40 anni la causa può essere dovuta a conflitto femoro-acetabolare, sottostante displasia o necrosi della testa femorale.
Un capitolo a parte è rappresentato dalle fratture, ma in questo contesto non tratto l’argomento poiché richiede immediata assistenza da parte di uno specialista.
Specifico solamente che nell’anca dividiamo le fratture in due gruppi principali: mediali e laterali. In genere le prime (soprattutto in soggetti anziani) vengono trattate con interventi di endoprotesi, le seconde invece con interventi di sintesi (placche e chiodi).
La prima linea di trattamento è sempre rappresentata dal riposo e da eventuali antinfiammatori (in assenza di controindicazioni). Terapie più specifiche vanno prese in considerazione dopo una diagnosi chiara.
Quali sono gli esami necessari?
In qualsiasi caso si presenti una situazione dolorosa, la prima indagine da effettuare è sempre questa: una radiografia antero-posteriore del bacino insieme a una radiografia assiale dell’anca dolente. Molto spesso questo esame ci permette di effettuare una diagnosi chiara in tempi brevi.
Risonanze, ecografie e TAC possono essere utili per chiarire dubbi, confermare diagnosi o indirizzare verso la forma migliore di trattamento, ma vanno sempre consigliate dallo specialista.