Infiltrazioni di acido ialuronico
Le infiltrazioni sono un trattamento molto utilizzato dell’ortopedico per trattare patologie infiammatorie articolari, tendinee, cartilaginee e dolore in generale. In passato il cortisone era il farmaco di scelta e quasi l’unico impiegato, oggi l’acido Ialuronico viene utilizzato spesso per le sue proprietà e la sicurezza correlata.
Cos’è l’acido ialuronico?
L’acido ialuronico è un polisaccaride ad alta viscosità. Contribuisce a lubrificare l’articolazione, attutire gli stress meccanici e protegge la cartilagine. Ha la capacità di agire sia da lubrificante che da ammortizzatore. L’acido ialuronico viene prodotto naturalmente dalle cellule della nostra membrana sinoviale – che è il tessuto che riveste le nostre articolazioni – mutando il proprio comportamento da viscoso a elastico in base alle sollecitazioni meccaniche. Tipicamente l’artrosi causa delle modificazioni della membrana sinoviale che portano ad una diminuzione delle proprietà nutritive dell’acido ialuronico.
Come si somministra?
L’acido ialuronico viene iniettato direttamente in articolazione o in prossimità dei tendini o delle borse infiammati (viscosupplementazione). Gran parte delle infiltrazioni si possono eseguire senza nessun supporto, cioè secondo esperienza e conoscendo l’anatomia. In alcuni casi, come per l’articolazione dell’anca o per essere sicuri di essere a contatto con uno specifico tendine, si utilizza l’ecografia per “vedere” esattamente la posizione dell’ago. Di solito si consiglia 1 infiltrazione ogni 6-12 mesi. In alternativa si può assumere per via orale come nutraceutico e ha una funzione di protezione articolare.
Quali sono i benefici della viscosupplementazione?
- Riduzione del dolore e miglioramento della mobilità articolare
- Attività antinfiammatoria
- Creazione di uno strato protettivo sulla cartilagine
- Nutrimento dei condrociti (cellule della cartilagine)
Quale ialuronico scegliere?
In commercio ci sono molte possibilità di scelta con un ampio range di costi. Le principali caratteristiche da considerare sono: il peso molecolare e il numero di somministrazioni. Più è alto il peso molecolare più aumentano la densità e le proprietà meccaniche quindi la capacità di supportare gli stress dell’articolazione. Il numero di infiltrazioni varia in base alla qualità del farmaco, la quantità e il peso molecolare.